lunedì 19 giugno 2023

PARAPRASSI 4000000 - skizo ciber dante

I

 

quitti infino a questa
luciba di costei intrae sedere,
per lo spirito a meccesa vien, però che ristorta
per le dompreso m’è paruto a un che conforma;
natili, né potrà la vendetta
consolata sì, che mai vidi”,
poi far sovra ’l duca e dolerri essende,
incomincian “Veggio l’inferno surgono e ’l Basso passa,

come la fortuna esto è tanto cade
che rifëor nel mezzo scinsiome
tutto drazzi là giù spanì la teba;
finci l’intendi costui che vi ’mprese

però omo a gridorti sì dentro distese,
rispuos’ io lui, «mi disse: «Tu guidi
son lei mi pinsero in certo pria
ispettosa e guardaio figurato
in paladome al fin d’un cerchio disire
per compaffiano, e questa luca rosa,
quand’ ir celsa non mi ramirò com’ ïo scai
lieta vista più, disse: «Quanto passavam pria;

e tu non idëali in esso fu mista;

e ora avvolti avrein un laglio duro,
mal contenta di me, dimandai.

Al mondo m’ha de l’orascene monte
che ’l mio minor vadra e poi mirava,
che surga l’irata esse con Tristo spimo
le penne poi che ’l duca moto e l’ulto



II


Beatrice voi siete e ripestiva
sì dentro a lei, or dì segno fin ch’elli stende
lungom’ esso è Tuto: «In sta cosa valle,
che ’nverso in poco avante allora umano
e del suo voglio ordine e maggiori
l’altro tristo comincia da sé fare».

Ed elli: «Ti congoscio dal voler sovente
di cui la quest’ altro non si sfoghiello,
sotto guarda puri a gran süado pareggio.

Tutta mal che passi sì, così costinse:
Così ridice Costinci l’ultima pieta
de la tua razïenza, che cantando a diversi,
lui, prima, che ’l trista superba fosse.

Donna a maggior fummo nel magno chiostro
nel qual pur come novella vera,
come ebber l’amor d’i canto andando
comincia’, del core ogne cosa riforse?».

Ed elli a me: «Stesso rimossa cerchio,
non taneo come quei che innanzi
sovra ingegna e magrezza errir lusca;
ma chi ad aspetto in quant’ ei disfaia,
Segetico dove più d’una dispage.

Come di fuo chiese Guinamente
l’ascobilitava fa che filla lancia
di messava l’arditate inferno scianca,

a quel che che ’l terzo per priga o forte
ch’Io am


III


«In sta cosa valle,
che ’nverso in poco avante allora umano
e del suo voglio ordine e maggiori
l’altro tristo comincia da sé fare».

Ed elli: «Ti congoscio dal voler sovente
di cui la quest’ altro non si sfoghiello,
sotto guarda puri a gran süado pareggio.

Tutta mal che passi sì, così costinse:
Così ridice Costinci l’ultima pieta
de la tua razïenza, che cantando a diversi,
lui, prima, che ’l trista superba fosse.

Donna a maggior fummo nel magno chiostro
nel qual pur come novella vera,
come ebber l’amor d’i canto andando
comincia’, del core ogne cosa riforse?».

Ed elli a me: «Stesso rimossa cerchio,
non taneo come quei che innanzi
sovra ingegna e magrezza errir lusca;
ma chi ad aspetto in quant’ ei disfaia,
Segetico dove più d’una dispage.

Come di fuo chiese Guinamente
l’ascobilitava fa che filla lancia
di messava l’arditate inferno scianca,

a quel che che ’l terzo per priga o forte
ch’Io am2023-06-19 15:29:12.073733: I tensorflow/core/common_runtime/executor.cc:1197] [/device:CPU:0] (DEBUG INFO) Executor start aborting (this does not indicate an error and you can ignore this message): INVALID_ARGUMENT: You must feed a value for placeholder tensor 'inputs' with dtype string and shape [1]
         [[{{node inputs}}]]
2023-06-19 15:29:12.073816: I tensorflow/core/common_runtime/executor.cc:1197] [/device:CPU:0] (DEBUG INFO) Executor start aborting (this does not indicate an error and you can ignore this message): INVALID_ARGUMENT: You must feed a value for placeholder tensor 'states' with dtype float and shape [1,1024]
         [[{{node states}}]]

Beatrice voi siete e ripestiva,
per lo segno che più alte sola,
fangosciato sanza fatto peso.

Ben son dinanzi, e vidi quattro liti;
ma non del moto era più dolce ristese;

ma li splendori un corpo; e così indio

di trincipe, ch’ el fine segue quell’ ingi ferma ne li occhi de li ’moco,
e cento ch’i’ ti disse ’l mio disire,
ch’è ’l giovato sua virtù che già mai ’nvivi.

Allo, mi disse: «Maestro, fu già mai santi,
fidir mi, per padre effetto come
che sperse infessi avvolti; sanz’ ïomi.

Però ripignuto; e come navessi
del mio attendo del mar fine al vostro
vista la bocca d’ogne parte viva,
ne l’intelletto, se tu erribile errire.

Oppresso con voi ch’ella figura insuna,

a tanto che con scender noi si puote questi».
Escendemmo crudele e di qua senti,
e o ’l carro al ciel che siede in grembo,
e chiudice si partì ’l disironto,
e che ’l viso non raggiò che tu tristo!».

E come luce intelligenti in viso basso,
che viveta lor penute romo
a corpi ch’i’ piangan qui la lunga profonda
che ’l girar parea che giunta l’altre spira
Please tell me some words, or enter 'quit': sì dentro a lei, or dì segno fin ch’elli stende,
che, di cui essente occultò era solpere,
lo fiato che di curre smorribile
so’ santi costui che cape giace,
né li occhi e voler fu’ non stò costrutta;

onde la misura vivi e rinevra.

Tosto chi tu se’, che ’l fummo fiume
che dice se quantunque vive e loro,
in fummo che, mi fece han lasciati.

Io stava cose ch’è tutto più chiaro,
nevota luci di sutto lavoro
e chi siete dov’ era già di fuori,
agogna che ’l ciel mi parri o portono
cinto dal misete e la voglia fore.

Faròtti sono a quei di voi piacevi:
ché drizza le somme paresse, m’è taglio?»;

onde ’l cui perdonia e Rutenne li strinse,
fidibale aprei di sua vita crupa,
così mi credea mar sì devota;
quelli occhi miei e altro volte seco?».

Ed elli: «O fraegge che si sveglia rotta,
prova dimmi, se tu t’ammiriti».

Questa provedenza in su la linga la gela;

sì che l’antiva e l’umana tanto rossa
qual che esser contingun, che da esson solla.

E come i veve convien che siede,

di posa, maraviglia’ con cosebbre
carità, che si convenie non sang
Please tell me some words, or enter 'quit': lungom’ esso è Tuto: «In sta cosa valle,
sì che, mosse continüan l’era suscuno
così com’ io però sovra tempo,
quando ’l figlio mio, disse: «Questi tu più tosto guidò,
disse: «Perché di qua citerni apristi,
ad assai Virgilio; e fuor di sé è teso,
come color ne priego, e ’l fummo figure
come l’ultima favilla pietà;

e là Fendendo che s’acquista ne sere;

ma dissi: «Maestro, che per tutte levre.

Come lagrimaglia qui di là cara,
ch’io fui alber, che i droci modi e affori

s’el falsa lei, ma perché ’l mille mie
mente per lo sovrano al sommaro;
però che ’l mio mia vista e con dritt’ anni
Capori e spende da loro un Polore,
quivi di cittadin sospeso.

«La gente intromò savïo è mosso;
pensa il tuo pensi sveggio che ci sole?
Verimentò che, talea vidi porta”;
di veder solto lo ’ntesi sospinto,
che dal fia prima volta n’andar vritta;

e sederbo non è sentigliata fise;

e vidullicia prima t’ha rotese,
com’ io vidi due di sua grutta polo:

ché la destra dal Casibili fischi;
ed ei, con poco voce fudi.

Fià gresso, di punto orizzigna e li
Please tell me some words, or enter 'quit': che ’nverso in poco avante allora umano,
li retro gioso ancor sotto ’l fiume
di tutto avesse d’ira del martino,

e tra le grazia in suro in giuso e noltro,
si travïò suo passo pace, che si bianco
più regge fu del castole or dubbiar cotanta;

e ’l trasso d’Eragio e da luce roschiere,
pur el viso chiava la mia figlia pele:

onde la croce terra sanza consiglio,
che passimo e concedatti
e veggioti ne la mano a la spene.

Queste parole novella, e vidi ranche
s’io fu di làtisi era, e cui
m’andava consigione in creatura;
per lo segui, dal verde e ’l cui raggio vivo.

Ell’ altro stato esser più acceso».

«Io son d’esser colui esser giuso,
come diece teman li occhi per esso,
fu quel che ciascun sos sen va, e coverchia
sia doverà le genti scelle, ma che momincia,

tutti sue spigoli di questa lumera
d’intea’ image in sé tutta rivede,
mortali e conolcrevol che tanto
rellire voi che pié s’è taldo.

Or sai tu disse, «figliuoli spirti,
che, se’ punto; e andas me risposta
usarei visse, e spiriti con ombre.

Troppo facevan d’Attare indi per
Please tell me some words, or enter 'quit': e del suo voglio ordine e maggiori
amare e intendetto se si fa la ora,

non poteon li orecchi drizzi son questi:
com’ io gravi stupiforme e puntil, manca.

Né per non vedere intescessi; però mi risponda
li piover vini un poco più li miei,
se non volero col cammin costume;

ché l’imagine lor maraviglia;
umili sia che Dio s’affanna;
ma chi a la veduta volta in braca,
di là non siete voi; e produssemi tuïto.

E io: «Se quinci in sé vuole esser sazia;

tal, fregò tutto, lasciaroglio a quindi sempite;

ma io lui, e nostri avanti tenti:

porola un poco in suso, e non intende
pur verrebber la provedenza, che sofferse
fidando, il suo fetto; e ’l potrita roccia
distendi e come in vostra vita vista;

questi che veggi tutto suo cammin vago,
e che piangendo a noi orduna imago.

Ma perché l’umana spremo del martìre.

Passo passo vivo ancor che ti fossi
ad arno suso, a maggior fu’mi primai
la creatura che s’avviva
sovra lo scuocheretto e con Capelli.

Franïe l’occhio in quanto vi si discerne
che, dovean la quai piè mi spinsi le dife
Please tell me some words, or enter 'quit': l’altro tristo comincia da sé fare».

Giasmerai: «Quella son calevo
che si da ch’io redessi il viso mio, ad aprirmi
in risplendei, e al carro schiva;
esser mio chiava il suo fattoretto.

Druzza in avvolti a la divina vigila.
e più non mi fiò nel mondo s’arresta,

sì che Vendenti lati lumi, sanza?»,
rispuos’ io l’aura nullo era la morte,
vedrai lungi l’anima smiglio,
e ti disegnana in suo cittadino;
e’ disse ’l ciel, che ’l fibli suoi si teme,
cominciai, e mosse colui con altro basso,
con questa allegrezza noma ruina,
tal che fa in nòme Punitorno,
che forse a me con la prima ropa
quando ’n dispe, e arempe in dispetto si divolta,
contraditer lento loco spicio infino,
«voi pioggia per la puose chiara e chiosa,
credendo l’ombre, che più ti ribbonda,

in quanti disse: «Virtute e mondo l’isto,
là dove pria tempo ti farò soverchio
dal qual maraviglia, fu e men proegli».

Però son, tu che santo spezzo.

Chi ’neando orribile stagna lume,
e più non dinaccia; e con la Finetta
contrati pareme, a le Sartice,
e di che far sì tutte par
Please tell me some words, or enter 'quit': 2023-06-19 15:29:27.042409: W tensorflow/core/framework/op_kernel.cc:1830] OP_REQUIRES failed at strided_slice_op.cc:105 : INVALID_ARGUMENT: slice index -1 of dimension 1 out of bounds.
2023-06-19 15:29:27.042487: I tensorflow/core/common_runtime/executor.cc:1197] [/job:localhost/replica:0/task:0/device:CPU:0] (DEBUG INFO) Executor start aborting (this does not indicate an error and you can ignore this message): INVALID_ARGUMENT: slice index -1 of dimension 1 out of bounds.
         [[{{function_node __inference_generate_one_step_2511}}{{node strided_slice}}]]
Traceback (most recent call last):
  File "/home/apok/codice/ddq.py", line 13, in <module>
    next_char, states = one_step_reloaded.generate_one_step(next_char, states=states)
  File "/home/apok/.local/lib/python3.10/site-packages/tensorflow/python/util/traceback_utils.py", line 153, in error_handler
    raise e.with_traceback(filtered_tb) from None
  File "/home/apok/.local/lib/python3.10/site-packages/tensorflow/python/eager/execute.py", line 52, in quick_execute
    tensors = pywrap_tfe.TFE_Py_Execute(ctx._handle, device_name, op_name,
tensorflow.python.framework.errors_impl.InvalidArgumentError: Graph execution error:

Detected at node 'strided_slice' defined at (most recent call last):
Node: 'strided_slice'
slice index -1 of dimension 1 out of bounds.
         [[{{node strided_slice}}]] [Op:__inference_restored_function_body_6360]

Nessun commento:

Posta un commento

PARAPRASSI 4 - CAMMELO

 I donne ha ricevuto o rovesciamento difendendo una bocca nella seconda Cecilia. E allora, non è che stanco d’essere stanco all’ombra mia e ...